Caporetto spareggi: fuori Milan e Atalanta
di
Davide Tizzo
Ritorno amaro per rossoneri e nerazzurri che salutano l'Europa

Peggio di così non poteva andare: nella prima giornata del ritorno degli spareggi di Champions League, l'Italia perde altre due squadre. Dopo il Bologna, uscito nel girone, salutano l'Europa anche Milan e Atalanta. I rossoneri non vanno oltre il pareggio 1 a 1 a San Siro contro il Feyenoord e olandesi avanti in virtù della vittoria dell'andata. A Bergamo, la Dea perde 1 a 3 dal Bruges ed esce mestamente di scena. Ora tocca alla Juventus cercare il passaggio del turno. I bianconeri se la vedranno fuoricasa con il Psv Eindhoven, già battuto a Torino 2 a 1 la settimana scorsa. Già agli ottavi l'Inter, entrato nei primi otto posti della classifica unica.
Milan in 10 e addio sogni di gloria
La musichetta della Champions League smette di suonare per il Milan di Sergio Conceicao, che vede il Feyenoord volare agli ottavi e deve così salutare l'Europa più importante per la stagione 2024/25. E lo fa nella maniera forse peggiore, quando la qualificazione sembrava praticamente in mano dopo che Gimenez, dopo nemmeno un minuto, aveva già pareggiato il gol olandese dell'andata. Invece una ingenuità di Theo Hernandez (secondo giallo per simulazione, e quindi rosso) a inizio ripresa ha rimesso in vita il Feyenoord, capace in superiorità numerica di trovare il gol del pareggio con Carranza senza nemmeno soffrire troppo nell'assalto finale. Una delusione cocente, considerando che l'avversario sembrava alla portata e che il Milan, con un primo tempo ben fatto, si era messo nella posizione migliore per ribaltare il ko dell'andata. Tutti i difetti di una squadra troppo altalenante però sono emersi, a partire dalla follia di Theo Hernandez: un errore che non ti aspetti da chi dovrebbe essere uno dei leader della squadra. E in un colpo solo, così, i rossoneri salutano la Champions e complicano la corsa alla qualificazione per l'anno prossimo, visto che l'eliminazione rende ancora più difficile per l'Italia ottenere il posto aggiuntivo nella stagione 2025/26.
Atalanta, il cuore non basta
L'Atalanta dice addio all'Europa e saluta la Champions dopo una serata storta dall'inizio alla fine. Al Gewiss, i nerazzurri cadono 3-1 sotto i colpi del Bruges e non trovano mai i guizzi giusti per tentare la rimonta dopo il ko dell'andata in Belgio (2-1). Decidono le reti di Talbi e Jutglà, tutte nel primo tempo. La partita della Dea inizia malissimo. La squadra di Gasperini va già sotto dopo tre giri d'orologio con il diagonale di Talbi. Il classe 2005 belga è scatenato in avvio e raddoppia al 27', sfruttando una respinta di Carnesecchi da posizione ravvicinata. A fine tempo, i nerazzurri provano a farsi vedere dalle parti di Mignolet con Pasalic, Cuadrado e soprattutto Zappacosta, pericoloso a un soffio dall'intervallo prima con un colpo di testa e poi con una conclusione che centra il palo. Sulla ripartenza, gli ospiti trovano un tris forse eccessivo per quanto messo in campo: il destro dal limite di Jutglà è da incorniciare e non lascia scampo a Carnesecchi. Tre a zero all'intervallo.
Nella ripresa, il copione cambia. Gasperini non accetta il passivo pesante e manda in campo Lookman per provarci. Il nigeriano lo fa subito e già al 46' accorcia le distanze grazie all'assist di Zappacosta, per il 3-1. La partita qui si ravviva e pochi minuti dopo l'Atalanta ha la chance giusta per rimetterla in piedi: Cuadrado viene atterrato in area e l'arbitro, dopo check al Var, assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va Lookman, che però si fa ipnotizzare da Mignolet. Si spegne qui la luce per gli uomini di Gasperini. Il finale è tutto una girandola di cambi, con poche azioni degne di nota da una parte e dall'altra. All'87' la Dea resta in dieci per l'espulsione di Toloi dopo una brutta reazione nei confronti di De Cuyper. È la parola fine alla Champions nerazzurra.
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