Meloni attacca il manifesto di Ventotene: bagarre in Aula e seduta sospesa

di 
Davide Tizzo
Lo scontro dopo la replica nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La premier ha citato alcuni passaggi del testo, evocato nelle manifestazioni di sabato. Pd e Avs: si vergogni
19 marzo 2025 alle ore 15:04
Didascalia © ANSA  Ciccio Pasticcio
Didascalia © ANSA Ciccio Pasticcio
Lo scontro dopo la replica nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. La premier ha citato alcuni passaggi del testo, evocato nelle manifestazioni di sabato. Pd e Avs: si vergogniA prendere la parola per primo, sull'ordine dei lavori, è il vicecapogruppo di Avs, Marco Grimaldi: «Ci sentiamo profondamente offesi e indignati» inizia il deputato rossoverde che lo definisce un «fatto gravissimo, questo Paese, questa democrazia, questa Costituzione è nata anche a Ventotene. Quegli uomini e quelle donne parlavano dal confine, da una dittatura, in questo Paese o eri suddito o eri ribelle. È anche grazie a loro se siete e se siamo liberi. Non si può dileggiare chi ha , considerato il padre dell'Europa, di Ernesto Rossi, di Eugenio Colorni». E poi, rivolgendosi a Fontana: Noi siamo qui in questo Parlamento, lei lo presiede, grazie a quelli uomini, che non possono essere insultati, derisi, non è accettabile, lei deve dire parole di verità, lei è presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana! Non è possibile, questo è il luogo sacro della democrazia e noi siamo qui grazie a quegli uomini e quelle donne. Si inginocchi la presidente del Consiglio davanti a loro, altro che dileggiarli. Vergogna, vergogna, vergogna» conclude in un climax ascendente il deputato dem, prima che la seduta venga sospesa di nu

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A prendere la parola per primo, sull'ordine dei lavori, è il vicecapogruppo di Avs, Marco Grimaldi: «Ci sentiamo profondamente offesi e indignati» inizia il deputato rossoverde che lo definisce un «fatto gravissimo, questo Paese, questa democrazia, questa Costituzione è nata anche a Ventotene. Quegli uomini e quelle donne parlavano dal confine, da una dittatura, in questo Paese o eri suddito o eri ribelle. È anche grazie a loro se siete e se siamo liberi. Non si può dileggiare chi ha salvato la nostra Patria».
A Grimaldi fa eco Federico Fornaro, del Pd, che parla di «fatto grave nei confronti del Parlamento, della storia di questo Paese». Il manifesto di Ventotene, spiega l'esponente dem, non è «l'inno alla dittatura del proletario, è l'inno dell'Europa federale, contro i nazionalismi che sono stati il cancro che nel Novecento ha prodotto due guerre mondiali» Per Fornaro, questo è un oltraggio alla «memoria di Altiero Spinelli, considerato il padre dell'Europa, di Ernesto Rossi, di Eugenio Colorni». E poi, rivolgendosi a Fontana: Noi siamo qui in questo Parlamento, lei lo presiede, grazie a quelli uomini, che non possono essere insultati, derisi, non è accettabile, lei deve dire parole di verità, lei è presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana! Non è possibile, questo è il luogo sacro della democrazia e noi siamo qui grazie a quegli uomini e quelle donne. Si inginocchi la presidente del Consiglio davanti a loro, altro che dileggiarli. Vergogna, vergogna, vergogna» conclude in un climax ascendente il deputato dem, prima che la seduta venga sospesa di nu
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Bagarre alla Camera nel corso delle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europep di domani e dopodomani. Nel parlare delle manifestazioni di sabato lo scontro è esploso sul manifesto di Ventotene. «Non se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia...», ha detto la premier nella sua sua replica dopo la discussione:
MAssimo Dezzani

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