Chiese aperte e reinventate su "Gutenberg" del 28 febbraio
di
Davide Tizzo
La musealizzazione o la dismissione dei beni culturali di matrice cristiana non è un destino inevitabile, anzi: sono luoghi che possono essere restituiti come spazi di relazionalità

La musealizzazione o la dismissione dei beni culturali di matrice cristiana sono parte di un più ampio fenomeno di smaterializzazione e di deculturalizzazione del cristianesimo. Ma la mummificazione non è un destino inevitabile, anzi: sono luoghi che possono essere restituiti alla società come spazi di relazione, rinnovando il loro valore più alto. Come spiegano nel loro dialogo, che apre il nuovo numero di "Gutenberg", l'inserto culturale di "Avvenire" in edicola venerdì 28 febbraio, l'architetto Luigi Bartolomei e il cardinale José Tolentino de Mendonça, anche i luoghi coltivano speranza: occorre creare percorsi di qualità per aprirsi alla contemporaneità senza chiudersi nella mera conservazione.

Il sociologo Luca Diotallevi sottolinea che la qualità civile e la densità di libertà personale delle società del presente e del futuro dipendono anche da come noi cristiani conserveremo, rinnoveremo e se necessario sconvolgeremo i beni culturali che abbiamo a disposizione, mentre l'architetto Andrea Longhi vede chiese, chiostri e strutture vuote non quali meri contenitori, ma tasselli di un disegno in cui la storia e la memoria possono alimentare il progetto di nuove relazioni di accoglienza e inclusione, di dialogo e ascolto, come pure di silenzio e riflessione. Leonardo Servadio infine racconta l’organizzazione FRH (Future for Religious Heritage), che cerca di «rendere gli europei più consapevoli del loro straordinario patrimonio religioso».
Il primo dei Percorsi è un itinerario, firmato da Alessandro Zaccuri, attraverso la letteratura medievale da Brunetto Latini a Hartmann von Aue; Gutenberg si muove poi tra le reliquie, rilette sia dal punto storico con Antonio Musarra sia da quello musicale con Andrea Milanesi, e approda infine ai giochi e ai videogiochi, chiave per comprendere la società contemporanea.
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