Titolo di prova per vedere quanto testo riesco a scrivere andando oltre le battute che sono permesse, vediamo cosa capita!

di 
Davide Tizzo
Titolo di prova per vedere quanto testo riesco a scrivere andando oltre le battute che sono permesse, continuo a scrivere in modo da da aggiungere battute in eccesso per vedere cosa capita!
14 marzo 2025 alle ore 21:30
La proposta di un cessate il fuoco di trenta giorni emersa dall’incontro a Gedda fra Washington e Kiev e accettata dall’Ucraina è naufragata. Al suo posto, Vladimir Putin ha fatto pervenire a Donald Trump – con il quale si ostina a non parlare direttamente – una lista di condizioni imprescindibili per una tregua. La convinzione del Cremlino è che il presidente Usa le imporrà a Volodymyr Zelensky, e che si arriverà così a «una soluzione del conflitto».
Trump, dopo aver parlato con il suo inviato in Russia, Steve Witkoff, si è in effetti detto d’accordo che «ci sono ottime possibilità che questa orribile e sanguinosa guerra possa finalmente giungere alla fine». La mancata telefonata dell’omologo deve pesargli, però, perché oggi nei suoi messaggi sui social ha creato l’impressione errata di avergli parlato direttamente. «Ho avuto discussioni molto positive e produttive con il presidente russo – ha scritto – e gli ho chiesto con forza di risparmiare le vite di migliaia di truppe ucraine completamente circondate dai militari russi. Sarebbe un massacro orribile, mai visto dai tempi della Seconda guerra mondiale. Che Dio li benedica!!».
Putin ha accolto l’appello a condizione che si «arrendano» (anche se l'esercito ucraino ha respinto le affermazioni che migliaia di truppe di Kiev siano circondate nella regione russa occidentale di Kursk), ma non ha ancora preso in mano il telefono, rimandando la chiamata a quando Trump avrà dato segnali chiari di assenso alle sue richieste.
Mentre dal G7 dei ministri degli Esteri in Quebec (al quale era presente anche il segretario di Stato Usa Marco Rubio) emergeva consenso nel chiedere alla Russia di accettare la tregua a parità di condizioni con Kiev e un «incrollabile sostegno» all'Ucraina in difesa della sua integrità territoriale, infatti, la Casa Bianca appariva propensa a concedere a Mosca tutto quello che chiede.
Come la mancata adesione di Kiev alla Nato, un accordo di non dispiegamento di truppe straniere in Ucraina e il riconoscimento della Crimea e di 4 regioni ucraine come russe. «Ci saranno molti altri morti se non riusciamo ad avere il cessate il fuoco e l’accordo finale con la Russia completati e firmati», ha concluso Trump. Zelensky però considera le condizioni «estremamente difficili e inaccettabili», nonché espresse con l’obiettivo di «complicare e ritardare» il negoziato.
«Ora il mondo vede la Russia deliberatamente proporre condizioni che non fanno altro che complicare e ritardare tutto, perché la Russia è l'unica entità che vuole che la guerra continui e che la diplomazia fallisca», ha scritto su Telegram il presidente ucraino, ribadendo che Kiev è invece pronta a una tregua da subito. «Ormai Putin fa tutto quello che può per sabotare la diplomazia», ha aggiunto Zelensky su X, mettendo in guardia i leader stranieri dal cadere nella trappola di negoziati interminabili e invocando un intervento da parte di Washington. «Sono necessari passi vigorosi – ha aggiunto il presidente ucraino – una forte pressione deve essere esercitata sull'unico che vuole che la guerra continui».

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