Le auto in Italia sono sempre di più (e sempre più vecchie)

di 
Alessandro Rossi
Stabili le vendite del nuovo, diminuiscono le radiazioni e cresce l'usato: ora è di 13 anni l'età media delle vetture circolanti
9 maggio 2025
Mai così tante, al punto da far segnare il record europeo. E mai così vecchie: a livello di parco circolante infatti, quello italiano è tra i più vetusti in assoluto. Sono queste alcune tra le indicazioni più rilevanti che si ricavano dalla lettura dell’Annuario Statistico ACI 2025. Nel 2024, il mercato auto ha, sostanzialmente, confermato i numeri del 2023 a livello di nuove immatricolazioni (poco meno di 1,6 milioni di unità). Valori lontani non solo dagli anni di maggiore sviluppo del settore (prima decade anni 2000), quando le prime iscrizioni al PRA erano oltre 2.000.000 di unità, ma anche rispetto agli ultimi anni pre-Covid (2017-2019), quando si erano registrate circa 1.900.000 vetture nuove acquistate.
Prezzi alti del nuovo, crisi economica e incertezza in merito alle alimentazioni hanno spinto chi possiede una vettura anziana a non cambiarla, circostanza che ridotto il numero delle radiazioni (circa 1.245.000): il saldo positivo quindi è andato a incrementare ulteriormente la consistenza del parco autovetture circolante, che sfiora oggi le 41,3 milioni di unità. Questo dato, unito ad una popolazione pressoché costante, ci porta ad avere in Italia un rapporto autovetture/popolazione residente sempre più alto e pari a 701 auto x 1000 abitanti. Se si considera, invece, il totale dei veicoli, il rapporto è di 942 veicoli ogni 1.000 abitanti (entrambi i valori in crescita rispetto al 2023). Da sottolineare che entrambi gli indici sono i più alti in Europa.
Di conseguenza, il parco circolante italiano è sempre più vecchio: nel 2024, l’età mediana delle autovetture è pari a 13 anni (2 mesi in più rispetto al 2023). Le auto Euro 0-3, che hanno almeno 19 anni, sono poco meno di 1 su 4 (il 24% circa del totale).Usato: 3,15 mln, +8,5% rispetto al 2023. In aumento (+8,5% circa rispetto al 2023) i trasferimenti netti di proprietà delle auto, che superano 3.150.000 unità. La maggioranza delle compravendite di auto usate (78%) rimane all’interno della Regione di residenza del proprietario (Regione di partenza e di arrivo dell’autovettura coincidono). Nel 2024, il rapporto passaggi netti/prime iscrizioni è stato pari a 1,98 (ogni 100 vetture nuove ne sono state vendute usate 198), in aumento rispetto al 2023 (1,84).Cresce la spesa per l’auto. Nel 2024, gli italiani hanno speso poco più di 165 mld di euro: 5 miliardi in più rispetto al 2022 (+3%). Principali voci di spesa: acquisto e ammortamento (53 mld €), carburante (41 mld €): due voci che, insieme, concorrono per oltre il 57% della spesa totale. Seguono manutenzione e riparazione, con oltre 29 miliardi €. La spesa media per l’utilizzo dell’auto è stata pari a circa 4.000 €, in aumento di poco meno di 100 € rispetto al 2023.Aumenta il gettito fiscale. Nel 2024, la componente fiscale relativa ai trasporti è aumentata del 2,2% rispetto al 2023, consolidando il totale del gettito in poco meno di 71 miliardi di euro. In questo ambito, l’entrata maggiore per l’erario è ancora una volta quella derivata dalla vendita dei carburanti (39 mld €), in leggero aumento rispetto al 2023. Seguono IVA per acquisto veicoli (9,8 mld €) e tassa automobilistica (7,5 mld €).

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