Moravia, viaggio alle origini del cristianesimo slavo
di
Klementina Koren
Nona tappa sui luoghi dove i santi Cirillo e Metodio svolsero la loro missione evangelizzatrice. Il cammino nelle colline, fra preistoria e natura. Suggestivo il tunnel subacqueo nel lago di Modrá

(9/continua)




Percorrere le colline della Moravia significa immergersi in un paesaggio che unisce la bellezza naturale a una profonda spiritualità. Il cammino di oggi, lungo circa 20 chilometri, ha attraversato diversi villaggi che testimoniano la ricca storia e la cultura di questa regione: Halenkovice, Košíky, Jankovice, Modrá e infine Velehrad, importante meta di pellegrinaggio.
La mattinata è iniziata con un cielo terso su Napajedla, da cui si poteva ammirare il panorama delle colline morave, ricoperte da fitti boschi dai colori cangianti. Il percorso si è rivelato subito impegnativo, con continui saliscendi che hanno messo alla prova la resistenza fisica. Tuttavia, la fatica dei ripidi pendii è stata sempre ricompensata da vedute mozzafiato sulla valle sottostante e dall'aria fresca che profumava di muschio e sottobosco.
Dopo aver attraversato il piccolo villaggio di Halenkovice, il cammino è proseguito verso Košíky, un borgo che sembra sospeso nel tempo, con le sue case tradizionali e i cortili fioriti. Qui, il continuo alternarsi di salite e discese ha iniziato a farsi sentire nelle gambe, ma ogni passo era alleggerito dalla gentilezza degli abitanti. I sorrisi e i saluti non sono mai mancati.
Arrivati a Modrá nel primo pomeriggio, l'incontro con il sindaco del comune è stato illuminante. Mi ha guidato attraverso l'affascinante Museo Archeologico all'aperto, che ricostruisce fedelmente un insediamento della Grande Moravia del IX secolo. Questa regione fu infatti la culla del cristianesimo slavo e il luogo dove i santi Cirillo e Metodio svolsero la loro missione evangelizzatrice. Il sindaco, con evidente orgoglio, mi ha spiegato come queste ricostruzioni siano frutto di accurati studi archeologici e come rappresentino un ponte tangibile con il passato della nazione.
Una delle sorprese più affascinanti è stata l'insolito tunnel subacqueo nel lago di Modrá, che permette di osservare la vita acquatica locale da una prospettiva unica. Attraverso le pareti trasparenti, ho potuto ammirare diverse specie di pesci d'acqua dolce nel loro ambiente naturale, un momento di pace contemplativa prima dell'ultima tappa del cammino.
Il percorso si è concluso a Velehrad, dove il sacerdote Čunek mi ha accolto con calorosa ospitalità. Questo luogo è considerato uno dei centri spirituali più importanti della Repubblica Ceca, con la maestosa Basilica dell'Assunzione della Vergine Maria e dei Santi Cirillo e Metodio che domina il paesaggio. Il signor Tunek ha condiviso con passione la storia di questo antico monastero cistercense, fondato nel 1205, e l'importanza del sito come simbolo dell'identità nazionale e religiosa morava.
La basilica, visitata da San Giovanni Paolo II nel 1990 poco dopo la caduta del regime comunista, rappresenta un potente simbolo di rinascita spirituale. Gli interni riccamente decorati in stile barocco sono in realtà un ossimoro se penso alla semplicità francescana che ha caratterizzato il mio cammino di oggi.
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