Giovane sacerdote rapito in Camerun, chiesto un riscatto
di
Alessandro Rossi
Si tratta di padre Valentin Mbaïbarem, parroco a Madingring, arcidiocesi di Garoua, nel nord del Paese. La richiesta di preghiere dell'arcivescovo

Padre Valentin Mbaïbarem, parroco della parrocchia di Saint-Jean-Baptiste a Madingring, città di 57mila abitanti nel nord del Camerun, vicino al confine con il Ciad, nell’arcidiocesi di Garoua, è stato rapito lo scorso 7 maggio. Il sacerdote era in viaggio per motivi pastorali lungo la strada che collega le città di Guidjiba e Tcholliré, dove recentemente si sono si verificati altri rapimenti, tra cui quello di un gruppo di insegnanti. La notizia è stata confermata ieri, domenica 11 maggio, dall’arcivescovo Faustin Ambassa Ndjodo. «I rapitori chiedono un riscatto per la sua liberazione» ha scritto il presule, che ha sollecitato «tutto il mondo a pregare intensamente per la liberazione» del giovane sacerdote, in particolare con preghiere in tutte le parrocchie. «Che la Vergine Maria, madre di tutti i sacerdoti, interceda per lui» ha concluso Ambassa Ndjodo.
Alcune testate locali parlano della richiesta di un riscatto di 25 milioni di franchi Cfa, circa 40 milioni di euro.
L’arcidiocesi di Garoua, eretta nel 1955, secondo i dati riportati nel sito ufficiale conta circa 900mila cattolici su una popolazione di 2 milioni e 800mila abitanti. I sacerdoti diocesani attivi sono 90, 4 i fidei donum, 36 i religiosi, 99 le religiose e 41 le parrocchie. È guidata dal 2017 da monsignor Ambassa Ndjodo, 60 anni, della congregazione dei padri spiritani, attualmente vice-presidente della Conferenza episcopale del Camerun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA